LIPOASPIRAZIONE : RIVOLUZIONARIA  METODICA  STATUNITENSE

La Lipoaspirazione  e la Liposcultura sono metodiche chirurgiche  diffuso, che molto spesso sono risolutive nel rimodellamento delle zone corporee gravate dai cuscinetti adiposi che ne alterano l’armonia dei profili, con fastidiose ed inestetiche salienze che spesso costituiscono una dolorosa ossessione psicologica per la paziente, ma spesso anche una limitazione funzionale, con aggravamento di patologie circolatorie venoso-linfatiche.

E’ comunque necessario precisare che la lipoaspirazione costituisce un vero e proprio intervento chirurgico, anche se spesso di lieve entità ( eseguibile in questi casi in anestesia locale ), che richiede una esatta valutazione pre-operatoria nonché una notevole pratica specifica, eseguibile da specialisti in chirurgia plastica. Se correttamente eseguito, questo intervento può risolvere quindi parecchi problemi della paziente . Per esempio una semplice seduta operatoria di lipoaspirazione alle ginocchia, quando indicata, avrà un notevole effetto estetico a tutto l’arto inferiore della paziente, con  slanciamento della gamba stessa.

Nei casi in cui vengono eseguite lipoaspirazioni di media-grossa entità, è stato dimostrato che l’intervento stesso attiva secondariamente vari meccanismi lipolitici e fibrinolitici generalizzati nell’organismo della paziente, responsabili di un’ulteriore diminuzione di peso a distanza di tempo dall’intervento, anche se, è bene sottolinearlo, l’’ndicazione della lipoaspirazione non è primariamente la perdita di peso, ma il rimodellamento corporeo. Il momento più indicato per sottoporsi all’intervento quindi è quando si è raggiunto il proprio peso normale, anche perché il chirurgo potrà togliere esattamente il tessuto adiposo localizzato in eccesso, responsabile della deformità da correggere.

Il tessuto adiposo estratto con tale metodica non si formerà più, in quanto formato da adipociti primari, con scarsa attività riproduttiva e che costituiscono il patrimonio adiposo di tipo costituzionale, quale ad esempio l’adipe localizzata nei punti strategici e ben noti in persone del resto costituzionalmente magre.

Negli Stati Uniti è da poco stata messa a punto una nuova strumentazione chirurgica, che permette di abbinare le migliori metodiche ormai consolidate anche in Europa, semplificandone l’esecuzione (in mani     esperte), rendendo meno traumatico l’intervento e con presumibile risultato ottimale.

Considerando che, anche se eseguita da medici specialisti esperti in materia, la lipoaspirazione presenta in realtà non poche implicazioni di carattere esecutivo e di risultato finale, è stato progettato un sistema che      risolve in un tempo parecchie problematiche di tipo pratico tenendo comunque presente che, proprio per l’alta resa della strumentazione, tale apparecchiatura è da raccomandarsi solo a  operatori  di provata esperienza specifica, vale a dire chirurghi plastici specialisti, che abbiano al loro attivo un buon numero di interventi di lipoaspirazione.

La strumentazione risulta apparentemente molto semplice ed  estremamente maneggevole, essendo costituita da un leggero manipolo contenente un motore funzionante a Nitrogeno o ad aria compressa, al quale vengono collegate le cannule di aspirazione, con attacco molto semplificato rispetto ai sistemi noti. Il manipolo è inoltre collegato, tramite apposito tubo di conduzione, ad una bombola contenente Nitrogeno           ( oppure ad un compressore, se viene usata l’aria compressa ) , con annesso manometro che permette di controllare l’erogazione del gas. Il tubo in silicone attraverso cui passerà il tessuto grassoso aspirato, sarà collegato ovviamente alla cannula, ma con  un attacco assai più sottile che nei sistemi classici, avendo sezione piccola nel punto di attacco alla base della cannula, che aumenta progressivamente procedendo all’estremità collegata al liposuttore.

Il manipolo motorizzato trasmette alla cannula due movimenti fondamentali :

a )  escursione pulsata in avanti della cannula,  di due millimetri.

b )  movimenti rotatori della stessa sul proprio asse, a 4.000 rivoluzioni al minuto.

Queste due azioni combinate permettono di eseguire movimenti assai più precisi e incisivi, con notevole intuitiva diminuzione della fatica di esecuzione, del classico movimento di “ tunnellizzazione “ del tessuto adiposo sottocutaneo ; ma soprattutto permette di aspirare omogeneamente un tessuto adiposo ben frammentato e colliquato dai movimenti della cannula, col risultato di un assai minore traumatismo tessutale, con notevoli vantaggi, ben noti agli operatori del settore, che si riassumono nei     seguenti  punti  fondamentali :

 

  • Minimo traumatismo tessutale.
  • Massima omogeneità di aspirazione.
  • Assenza di problemi di surriscaldamento dei tessuti ( quale si rileva nella pur valida metodica ad US ).
  • Utilizzo di minore quantità di anestetico locale e / o di infiltrazioni di liquidi.
  • Esecuzione in un solo tempo chirurgico ( dal momento che il tessuto adiposo viene colliquato e aspirato dalla stessa cannula ).
  • Minori costi conseguenti,  sia per l’apparecchiatura  che per il paziente.
  • Importante limitazione delle complicanze a breve-medio termine           ( ematomi, sieromi, aderenze cicatriziali indesiderate ) e a lungo termine ( in particolare disomogeneità cutanee post-chirurgiche ).
  • Possibilità di esecuzione anche su zone usualmente “a rischio“, quali     interno cosce, addome;  tessuti con scarsa tonicità in genere.