La Cura ferite cutanee Milano inizia con  lesione dello strato superficiale della pelle, a volte con relativa perdita di sangue.

Ci sono diversi tipi di ferite: abrasione (una lesione superficiale della pelle o della mucosa causata da un trauma che colpisce di striscio la superficie del corpo, senza fuoriuscita di sangue escoriazione (una lesione superficiale della pelle con fuoriuscita di sangue) ferita da punta (provocata da oggetti appuntiti) ferita da taglio (provocata da oggetti taglienti, con bordi regolari) ferita lacera (provocata da oggetti taglienti, con bordi irregolari, talora scollati) ferita lacero-contusa (provocata da oggetti taglienti, con bordi irregolari e con sottostante contusione).

Di solito, è sufficiente pulire con cura la ferita, partendo dall’interno e poi andando verso l’esterno, con una garza imbevuta di acqua ossigenata o di un altro disinfettante. Occorre poi coprire la lesione con un cerotto, facendo attenzione che la parte adesiva non venga a contatto con la ferita. Se la ferita appare profonda, ma non estesa, e non c’è stata perdita di sangue, è necessario condurre l’infortunato al Pronto Soccorso più vicino dove ricorreranno all’iniezione di immunoglobuline specifiche antitetano, per evitare infezioni. Una volta che la ferita si è cicatrizzata, comunque, è bene togliere il cerotto.

 La ferita è una lesione dello strato superficiale della pelle, a volte con relativa perdita di sangue. Ci sono le abrasioni (lesioni superficiali della pelle causate da un trauma che colpisce di striscio la superficie del corpo, senza fuoriuscita di sangue), le escoriazioni (lesioni superficiale della pelle con fuoriuscita di sangue), le ferite da punta (provocate da oggetti appuntiti), da taglio (provocate da oggetti taglienti, con bordi regolari), lacere (provocate da oggetti taglienti, con bordi irregolari, talora scollati) e lacero-contuse (provocate da oggetti taglienti, con bordi irregolari e con sottostante contusione).

Quando non si verifica perdita di sangue (come nelle abrasioni) la guarigione di solito avviene spontaneamente nel giro di pochi giorni. Sarà sufficiente disinfettare la parte. Nel caso si verifichi una leggera fuoriuscita di sangue (come nelle escoriazioni) sarà bene lavare e disinfettare con cura la ferita provvedendo a proteggerla con un cerotto. A seconda del decorso, le ferite si distinguono in ferite acute e ferite croniche. Se si verifica emorragia 

Una ferita può anche provocare un’emorragia, che si verifica quando viene leso un vaso sanguigno: un capillare, un’arteria o una vena. L’emorragia è tanto più seria quanto più importante è il vaso leso. Un’intensa fuoriuscita di sangue induce nel ferito uno stato di shock. Se l’emorragia non si interrompe dopo un breve periodo, e si sospetta la lesione di un’arteria o di una vena, è opportuno portare il ferito, se possibile, in ospedale, senza mai interrompere la pressione.

Nelle gravi emorragie traumatiche degli arti superiori e inferiori, può essere consigliabile applicare un laccio emostatico, un’operazione che va eseguita solo nei casi di effettiva necessità. Infatti, l’arto così costretto va incontro ai rischi dovuti a cattiva ossigenazione di una sua parte. In ogni caso, una volta applicato, il laccio non va rimosso. La legatura va fatta con materiale poco elastico (per esempio, una cinta, una cravatta o una sciarpa).

L’infortunato deve essere accompagnato nel più breve tempo possibile all’ospedale, facendo sempre presente l’ora in cui è avvenuto l’infortunio e l’ora nella quale è stato applicato il laccio. Evitate di ricorrere a legacci di gomma e a legature effettuate con l’aiuto di un bastoncino legato all’estremità del laccio e girato più volte per stringere la legatura.