Curare le cicatrici Milano  significa intervenire nell’uomo, che ha  l’organo più esteso dell’apparato tegumentario (la sua superficie è di circa 2  m²) e protegge i tessuti sottostanti (muscoli, ossa, organi interni).

La pelle è costituita da una serie di tessuti di origine ectodermica e mesodermica, che può avere varia colorazione, struttura fisiologica e organica, andando incontro anche a processi d’invecchiamento. Nell’uomo è più spessa nel maschio che nella femmina e lo spessore può variare da 0,5 a 2 mm fino ad arrivare a 4 mm nelle regioni della nuca, del palmo delle mani e nella pianta del piede. È dotata di una grande distensibilità e resistenza dal momento che una striscia di 3 mm per 100 mm può sopportare fino a 10 kg, allungandosi del 50% circa.

 La cute dei mammiferi è resa peculiare dalla presenza di peli, una sufficiente densità pilifera dà luogo a pellicce, che hanno un’ulteriore proprietà di isolante termico ma possono fungere anche da carattere sessuale Sulla superficie la pelle presenta numerosi peli e ghiandole distribuite con diversa densità e sviluppo, generando anche regioni definite pelle glabra per l’assenza di peli.In tutti gli organismi, la cute è sede di numerosissime terminazioni nervose andando a costituire un vastissimo organo di senso.

 La cute rappresenta lo strato più esterno dell’apparato tegumentario appena sopra il tessuto sottocutaneo o ipoderma, una regione di connettivo fibrillare lasso ricco, a seconda del posto, di tessuto adiposo. A sua volta la pelle è formata da epidermide e derma. Il legame con l’ipoderma conferisce un’aderenza negli strati più profondi (come muscoli od ossa) molto variabile: in genere la mobilità è molto elevata per permettere i movimenti muscolari e la formazione di pliche se sollevata.

Il passaggio tra cute e mucose (in corrispondenza degli orifizi) non è brusca ma graduale con la formazione di zone pseudomucose o semimucose. L’unico passaggio diretto avviene nella rima buccale dove l’epidermide, da 10-20 strati circa cala a 4-5, costituendo il cosiddetto orletto roseo delle labbra.  Come mediatore tra l’organismo e il mondo esterno, la pelle svolge diverse funzioni:

Protezione: in quanto barriera anatomica contro potenziali patogeni ed eventuali agenti nocivi, costituisce la prima linea di difesa dell’organismo contro le aggressioni esterne. Contiene inoltre le cellule di Langerhans, con la funzione di presentare l’antigene, che fanno parte del sistema immunitario acquisito, infatti la pelle costituisce la prima barriera di difesa contro l’azione di potenziali patogeni.

Sensibilità: nella cute sono presenti numerose terminazioni nervose che rilevano le variazioni termiche (termocettori), le pressioni (pressocettori), vibrazioni e sensazioni dolorose (algocettori), media il senso del tatto. Controllo dell’evaporazione: la pelle costituisce una barriera asciutta e relativamente impermeabile contro la perdita di liquidi,[4] regolando anche l’escrezione di elettroliti tramite la sudorazione.

Regolazione termica: la pelle possiede un afflusso ematico ben superiore alle sue effettive necessità metaboliche; questa caratteristica ne fanno un mezzo ideale per la regolazione della temperatura corporea. La vasodilatazione provoca un incremento del flusso ematico locale, che favorisce la cessione dell’energia termica all’ambiente esterno; viceversa, la vasocostrizione, riducendo la quantità di sangue in transito, preserva le dispersioni termiche.

 Mentre nell’essere umano sono quasi insignificanti, negli animali i muscoli erettori dei peli contribuiscono, con la loro contrazione (orripilazione) a produrre calore; la sudorazione stessa facilita invece la dispersione del calore, quindi funge da isolante termico, da regolatore della temperatura corporea e previene l’eccessiva dispersione idrica.