La perdita di capelli e la calvizie: cure mediche e chirurgiche
La caduta dei capelli è un vero problema che oggi affligge moltissime persone, anche di sesso femminile, determinando anche gravi problemi estetici e psicologici: tanto da costituire un grosso business in cui spesso troppi sfortunati vengono convogliati da molte pubblicità essenzialmente a scopo di puro lucro.
In effetti questa problematica richiede invece un approccio del tutto scientifico e individuale.
Ad esempio la perdita di capelli femminile spesso deriva da uno stato di alterazione ormonale e/o da situazioni psicogene da stress o depressive, per cui le pazienti vanno indagate con specifiche metodiche diagnostiche con esami clinici e strumentali particolari; mentre la perdita di capelli nei maschi molto frequentemente è dovuta a fattori genetici e costituzionali, anche se spesso viene favorita e/o causata da patologie del cuoio capelluto, per cui necessiterà una precisa diagnosi medica, prima di impostare qualsiasi terapia.
In linea di massima possiamo standardizzare un iter diagnostico-clinico che si avvale comunemente di:
- Una visita medica con esame videoscopico a vari ingrandimenti ( da 100x a 400x ) che darà basilari informazioni sulle condizioni del capello e del cuoio capelluto.
- Un esame istologico dei capelli, che dovrà essere eseguito da un esperto istologo, per studiare le reali condizioni microscopiche e le varie fasi del pelo ( anagen, telogen, catagen).
- Una serie di esami ematochimici e dosaggi ormonali, per stabilire le condizioni eventualmente corresponsabili della patologia.
- Altri esami più specifici, qualora il caso richieda ulteriori approfondimenti ( quali ad es. uno studio ecografico delle ghiandole surrenaliche e/o delle ovaie; una organimetria funzionale con elettroagopuntura di Voll; un test di intolleranza alimentare sempre secondo Voll; un mineralogramma eseguito sul capello che può rivelarsi essenziale per una terapia approfondita e completa ).
Ovviamente la terapia medica sarà impostata in base alla completezza del quadro clinico.
In linea di massima sarà finalizzata alla risoluzione di una eventuale patologia di base, con anche dei supporti per velocizzare la risposta positiva con arresto di caduta dei capelli e parallela stimolazione di ricrescita nei termini della reale possibilità del caso.
A tale scopo schematicamente la terapia potrà avvalersi di :
- Presìdi topici, con l’applicazione domiciliare di particolari lozioni che hanno lo scopo di frenare la seborrea del cuoio capelluto, promuovere lo sviluppo del microcircolo cutaneo con maggiore apporto di ossigeno al bulbo pilifero.
- Microiniezioni nel cuoio capelluto, eseguite con dei farmaci particolari, per lo più di tipo omotossicologico, con azione riattivante e drenante del cuoio capelluto, con forte attivazione e regolazione delle funzioni biochimiche del bulbo pilifero.
- Terapie generali per riequilibrare quei fattori dell’organismo negativi sulla crescita del capello, utili comunque anche per lo stato generale di salute, in quanto basate su una attivazione e regolazione, nonché di disintossicazione dell’organismo in generale.
- Terapie specifiche ( ad es. di tipo ormonale ), qualora se ne ravveda la necesità.
Dal punto di vista correttivo di situazioni non più responsive ad alcuna terapia, o comunque nei casi di ormai consolidata e irreversibile rarefazione o calvizie; parziale od anche più estesa, si ricorrerà alla terapia chirurgica, che sarà quindi risolutiva in diversa misura a seconda del caso specifico.
Le tecniche chirurgiche possono essere così schematizzate, trovando spesso indicazioni anche in combinazione tra loro:
- Riduzione delle parti glabre (senza peli) con particolari tecniche di riduzione dello scalpo ( scalp-reduction ).
- Autotrapianto di capelli, effettuato con la trasposizione dei capelli ricavati da una striscia di cuoio capelluto prelevato dalla zona nucale (donatrice) da cui vengono sezionati e ricavati i bulbi piliferi, per essere poi reimpiantati come micro e mini innnesti dove necessitano. La zona donatrice viene suturata e non residueranno cicatrici visibili. Questo tipo di intervento necessita una particolare organizzazione ed offre ottimi risultati definitivi e del tutto naturali. Viene eseguito in anestesia locale. Spesso necessitano alcune sedute operatorie, per riempire in modo ottimale la parte affetta da calvizie. Questo tipo di intervento è ormai divenuto il più affidabile e naturale ed ha soppiantato sia il vecchio tipo di autotrapianto ad isole, sia il trapianto di capelli artificiali, ed ha carattere definitivo, nel senso che i capelli trapiantati non andranno incontro a secondaria caduta. Inoltre è indicatissimo anche nei casi di semplice rinfoltimento e/o di riempimento di zone parziali, tipo le stempiature o la zona nucale.
- Utilizzo degli espansori cutanei, cioè di inserimento di protesi sotto il cuoio capelluto con i capelli, con successiva espansione, seguita in un secondo tempo da un ulteriore intervento di rimozione dell’espansore con copertura della parte glabra.
Da quanto sopra si desume come la problematica della perdita di capelli possa essere multifattoriale e l’importanza di una esatta diagnosi nel singolo caso; si può altresì intuire che non esiste la miracolistica così tanto pubblicizzata e come la risoluzione sia possibile solo con un adeguato approccio medico-chirurgico.