Riduzione Cicatrici Milano

Riduzione Cicatrici Milano

In realtà non esiste una univoca tecnica correttiva valevole indistintamente per tuttii tipi di cicatrici

cutanee, di conseguenza ogni paziente ed ogni caso va valutato singolarmente, al fine di impostare

un adeguato programma correttivo per attenuare e/o eliminare le cicatrici inestetiche.

In effetti sotto il termine generico di “cicatrici” generalmente sono sottintese varie tipologie di

alterazioni della continuità :includendovi quindi dalle atrofie-distrofie cutanee alla formazione di

esuberanza tessutale delle cicatrici ipertrofiche e/o dei cheloidi.

E’intuitivo come un approccio utilizzabile per un esito di acne o varicella si discosti anche

radicalmente da quello indicato per una cicatrice esito di intervento chirurgico o di trauma,o ancora

da ustione (chimica-fisica ecc,),con tutte le varianti del singolo caso.

Non può quindi essere attendibile un tipo di messaggio propagandistico che lasci intendere al

pubblico miracolistiche e “allargate” metodologie applicabili su ogni tipo di cicatrice (e soprattutto

su qualsiasi paziente).

Chiarito questo concetto di base, va detto che riveste particolare importanza una adeguata

valutazione del paziente,che sottintenda :

1. diagnosi esatta del tipo di cicatrice-

2. sede ed estensione del complesso cicatriziale

3. valutazione del tipo di tessuti del paziente ed in particolare di quelli vicini alla cicatrice

4. monitoraggio diagnostico generale del paziente (se diabetico o altre patologie associate tipo

vasculiti e/o microangiopatie),cioè ricerca di tutte quelle alterazioni fisiopatologiche che

possano ragionevolmente e quindi prevedibilmente o anche solo potenzialmente interferire

con un regolare processo di guarigione

5. modalità di guarigione del paziente alle ferite (come cicatrizza in genere)

6. motivazione del paziente a sottoporsi a trattamenti correttivi di vario tipo, indicati nel caso

singolo, e sue aspettative.

Tale valutazione di routine, è indispensabile per individuare il giusto approccio terapeutico-
correttivo, che si avvale oggi di varie e molteplici metodologie, spesso da applicarsi in

combinazione sequenziale e/o alternata, variabile durante il corso del trattamento correttivo.

Infatti ci sono metodologie che tendono a correggere le cicatrici promuovendo dei cambiamenti

di tipo fisico diretti del tessuto cicatriziale stesso, altre metodiche che si basano essenzialmente su

un miglioramento trofico del tessuto cicatriziale, altre ancora che presuppongono una maggiore

aggressività includendo la distruzione parziale e/o totale del tessuto cicatriziale con sostituzione

dello stesso con cute normale da parte dell’organismo, modulandone la guarigione, ed infine le

molteplici tecniche prettamente chirurgiche : dall’ eliminazione diretta della cicatrice e/o plastiche

cutanee per diminuirne la tensione e la forma, alla sostituzione del tessuto cicatriziale con innesti di

tessuto sano (autoinnesti) o utilizzando quando possibile il tessuto in vicinanza della lesione (lembi

di scorrimento e/o rotazione).

Un concetto veramente importante da tenere in considerazione in ogni caso , è quello di non

considerare il tessuto cicatriziale come un tessuto non vitale e quindi inerte (come finora è stato ):

è invece fondamentale promuovere una adeguata rivitalizzazione e “normalizzazione” del tessuto

cicatriziale e pericicatriziale prima-durante e dopo ogni trattamento correttivo, sia esso di tipo fisico

e/o chirurgico (vedi art. “Approccio di tipo biologico alla correzione delle cicatrici”)

Ciò è alla base di ogni buon risultato finale estetico-funzionale, che deve ovviamente tendere alla

normalizzazione del tessuto cicatriziale e pericicatriziale trattato.

La dimostrazione di quanto sopra è facilmente evidenziabile studiando in vivo la cicatrice con

metodiche ad epiluminescenza con vari ingrandimenti, prima e dopo i trattamenti,che evidenziano

un radicale cambiamento nella morfologia tessutale e della disposizione del microcircolo, che

appare normalizzato in quantità e distribuzione al neo-tessuto.