L’Elettroagopuntura secondo Voll, metodo diagnostico ideale per la prevenzione delle malattie e per l’individuazione della sensibilità agli alimenti.
La validità della concezione secondo cui i principi fondamentali della salute sono il flusso dell’energia e l’equilibrio energetico ha trovato conferma in numerose ricerche mediche condotte negli ultimi anni. Ciò non deve essere considerato in contrasto con gli assunti della medicina convenzionale in quanto in realtà l’ideale prospettiva è quella dell’integrazione tra i vari tipi di medicina con lo scopo di conservare la buona salute o restituirla a coloro che non ne godono più.
Tra le varie opportunità offerte da un approccio medico naturale, esiste la possibilità di avvalersi di un metodo diagnostico non doloroso, non invasivo e privo di rischi, basato sulla misura della conducibilità elettrica nei punti di agopuntura distribuiti sulla superficie cutanea. Questo metodo diagnostico prende il nome di Elettroagopuntura secondo Voll (EAV) ed è stato messo a punto da un celebre medico tedesco (Reinhold Voll) nella seconda metà del ‘900.
Lo scopo di questa metodica bioelettrica è prevenire le malattie o determinare la vera guarigione effettuando una valutazione dello stato reattivo del paziente e una valutazione funzionale degli organi, individuando l’eventuale intolleranza o una più generica sensibilità nei confronti degli alimenti, evidenziare carichi tossici di varia origine e far emergere e confermare le terapie più indicate.
Test generale e test d’organo
Grazie alla misura dello stato funzionale degli organi ottenuta per mezzo della tecnica dell’EAV è oggi possibile adottare un approccio diagnostico precoce e fare una vera prevenzione nei confronti di numerosi disturbi.
La medicina convenzionale mette a disposizione sofisticati mezzi diagnostici, spesso invasivi, in grado di evidenziare una condizione francamente alterata e quindi uno stato patologico ormai in atto, esegue cioè una diagnosi clinica. L’EAV invece focalizza l’attenzione del medico sull’equilibrio dell’energia che l’organismo con i suoi organi produce, consuma, trasforma e fa circolare, esegue cioè una diagnosi funzionale.
Quindi, per mezzo dell’EAV, più che diagnosticare malattie ormai conclamate, si può avviare un programma di prevenzione, basato sulla ripetizione periodica del test di organometria funzionale. Tale test evidenzia variazioni della funzione degli organi spesso non ancora patologiche ma che possono preludere allo sviluppo della malattia.
I punti in cui vengono effettuate le misure della conducibilità elettrica rappresentano gli organo, i sistemi e le loro funzioni. In ciascun punto viene misurato l’assetto degli elettroliti extracellulari e il valore misurato viene messo, dal medico competente, in relazione con una condizione fisiologica o con uno stato patologico. Con l’ausilio dell’EAV si possono constatare alterazioni infiammatorie o degenerative molto prima che le malattie siano riscontrabili clinicamente o mediante gli esami ematochimici.