La cisti sebacea è un rigonfiamento sottocutaneo dovuto a un accumulo di sebo. il chirurgo spiega come si forma e come si può risolvere il problema  Trattamento delle cisti

con un intervento ambulatoriale.  la cisti sebacea si presenta come una piccola ‘pallina’ sotto la pelle in particolare del cuoio capelluto, del dorso e del collo. inizialmente di pochi millimetri, non dolorosa, può progressivamente ingrandirsi fino a raggiungere i 4-5 centimetri e dare fastidio. 

lo abbiamo chiesto al chirurgo dell’unità di chirurgia generale del policlinico, dove è possibile sottoporsi a interventi ambulatoriali di rimozione di cisti, ma anche lipomi e fibromi.  cos’è la cisti sebacea  “la cisti sebacea è una neoformazione benigna del sottocute, molto frequente, che può interessare uomini e donne di qualsiasi età ed è causata dall’occlusione di una ghiandola sebacea o del suo condotto” spiega lo specialista. 

nonostante le ghiandole sebacee siano presenti ovunque le sedi più frequenti in cui si formano le cisti sebacee sono:  il cuoio capelluto;  il dorso;  il collo.  come si forma  “le ghiandole sebacee ricoprono praticamente tutto il nostro corpo, a parte le piante dei piedi e i palmi delle mani e, come dice il nome, sono deputate alla produzione del sebo.  

quando, in seguito a un piccolo trauma locale come un graffio o per una malattia della pelle, la ghiandola si chiude, non riesce più a smaltire la secrezione di sebo e le cellule morte. il risultato è che questi materiali si accumulano dando origine alla cisti” continua il chirurgo

 come riconoscerla  la cisti sebacea appare come un piccolo rigonfiamento rotondeggiante sottocutaneo con crescita molto lenta, dalle dimensioni di pochi millimetri ai 4-5 centimetri.  normalmente la cisti non provoca dolore, ma solo fastidio locale e può rappresentare un inestetismo.

in alcuni casi, però, in conseguenza allo sfregamento dei tessuti o all’utilizzo di alcuni deodoranti o creme, si può infiammare, causando   dolore;  gonfiore;   rossore.  come si fa la diagnosi  “per la diagnosi è sufficiente un accurato esame obiettivo con ispezione e palpazione della lesione.

molto raramente potrebbe essere necessaria una conferma ecografica, essenzialmente per porre diagnosi differenziale con un’altra frequente patologia del sottocute, il lipoma, che tuttavia ha una consistenza più morbida e una mobilità maggiore rispetto alla cisti sebacea”.  vietato “spremerla”  la prima tentazione di fronte a una cisti sebacea è “spremerla”.

“questa operazione determina la fuoriuscita del sebo, un materiale biancastro-giallastro, spesso maleodorante, e può in effetti dare un miglioramento della sintomatologia contribuendo a svuotare in parte la cisti.   attenzione però: il beneficio è apparente e solo iniziale. la ‘spremitura’ infatti apre un canale di ingresso per i batteri, che possono quindi penetrare all’interno della cisti e trovare terreno fertile per proliferare e causare infiammazione locale, accompagnata da importante dolore e da arrossamento, e a volte anche da febbre. 

 inoltre ‘spremere’ la cisti non risolve il problema in quanto la capsula resta in sede e continua a produrre sebo” continua lo specialista.  come si curano le cisti sebacee  sebbene in caso di dimensioni modeste la cisti sebacea possa essere trattata con soluzioni topiche come creme cortisoniche o antibiotiche, l’unica cura radicale è l’asportazione chirurgica.